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La redazione di Quaderni d’Altri Tempi ha pensato di dare il suo contributo alla transizione nella Fase 2 e ha confezionato un maxi speciale dedicato al virus nell’immaginario e nella comunicazione, nelle sue varie declinazioni.

Mi è toccato fortuitamente l’onore e l’onere di aprire le danze con questa panoramica delle epidemie immaginate e messe in scena da scrittori, sceneggiatori e registi, attraverso un centinaio di titoli di romanzi, racconti, fumetti, film e serie TV. Come si faceva all’università un tempo (ora non so), ve lo presento a partire dalla bibliografia, in cui proprio l’altra sera notavo l’assenza di due film che ero convinto non mi sarebbero sfuggiti (Cassandra Crossing di George Pan Cosmatos ed Epidemic di Lars von Trier) e di un terzo (in realtà tre, tutti molto belli) di cui in realtà ho parlato altrove (si da il caso proprio qui, a partire dai primi due della trilogia prequel del Pianeta delle Scimmie scaturita da Rise of the Planet of the Apes), ma è anche vero che con la lista di titoli sbrodolata qua sotto fare entrare tutto in trentamila battute è già stato un mezzo miracolo per un grafomane come me.

A voi beccare le eventuali altre omissioni…

Letture
  • Alan D. Altieri, L’ultimo rogo della Morte Rossa in Underworlds. Echi dal lato oscuro. Tutti i racconti vol. 4, TEA, Milano, 2011.
  • Alan D. Altieri, Miss Ecclesiaste in Armageddon. Scorciatoie per l’Apocalisse. Tutti i racconti vol. 1, TEA, Milano, 2008.
  • Alan D. Altieri, Un’alba per l’Ecclesiaste in Underworlds. Echi dal lato oscuro. Tutti i racconti vol. 4, TEA, Milano, 2011.
  • Margaret Atwood, L’altro inizio, Ponte alle Grazie, Milano, 2014.
  • Margaret Atwood, L’anno del diluvio, Ponte alle Grazie, Milano, 2010.
  • Margaret Atwood, L’ultimo degli uomini, Ponte alle Grazie, Milano, 2003.
  • Greg Bear, La musica del sangue, Editrice Nord, Milano, 1997.
  • Greg Bear, La musica del sangue, in Gardner Dozois (a cura di), Il meglio della SF. L’Olimpo dei classici moderni, Mondadori, Milano, 2008.
  • David Brin, L’uomo del giorno dopo, Editrice Nord, Milano, 1995.
  • Max Brooks, Manuale per sopravvivere agli zombie, Einaudi, Milano, 2006.
  • Max Brooks, World War Z, Cooper, Roma, 2013
  • Octavia E. Butler, Sopravvissuta, Interno Giallo/Mondadori, Milano, 1994.
  • Richard Calder, Dead Boys, HarperCollins, London, 1994.
  • Richard Calder, Dead Things, HarperCollins, London, 1996.
  • Richard Calder, Virus ginoide, Editrice Nord, Milano, 1996.
  • Albert Camus, La peste, Bompiani, Milano, 2017.
  • John Christopher, La morte dell’erba, Beat, Milano, 2014.
  • James S. A. Corey, Leviathan. Il risveglio, Fanucci, Roma, 2015.
  • James S. A. Corey, Caliban. La guerra, Fanucci, Roma, 2015.
  • James S. A. Corey, Abaddon’s Gate. La fuga, Fanucci, Roma, 2016.
  • James S. A. Corey, Cibola Burn. La cura, Fanucci, Roma, 2016.
  • Arthur Conan Doyle, La nube avvelenata, Newton, Roma, 1994.
  • Michael Crichton, Andromeda, Garzanti, Milano, 2018.
  • Giovanni De Matteo, Language Is a Virus (Again)Prismo, 14 giugno 2016.
  • Giovanni De Matteo, L’epidemia: il noir post-apocalittico di Per WahlööHolonomikon, 9 marzo 2020a.
  • Giovanni De Matteo, Bios di Robert C. Wilson, ovvero il caso della natura contro l’uomoHolonomikon, 11 aprile, 2020b.
  • Guillermo Del Toro e Chuck Hogan, La caduta, Mondadori, Milano, 2011.
  • Guillermo Del Toro e Chuck Hogan, La progenie, Mondadori, Milano, 2009.
  • Guillermo Del Toro e Chuck Hogan, Notte eterna, Mondadori, Milano, 2012.
  • Greg Egan, Distress, Mondadori, Milano, 2002.
  • Greg Egan, La Terra moltiplicata, Editrice Nord, Milano, 1998.
  • Nicola Griffith, Ammonite, Elara, Bologna, 2007.
  • Frank Herbert, Il morbo bianco, Mondadori, Milano, 2019.D. James, I figli degli uomini, Mondadori, Milano, 2013.
  • Stephen King, L’ombra dello scorpione, Bompiani, Milano, 2017.
  • Robert Kirkman, The Walking Dead (Volumi 1-32), SaldaPress, Reggio Emilia, 2005-2019.
  • Nancy Kress, Brain Rose, William Morrow & Co, New York City, 1989.
  • Nancy Kress, Ej-Es, in David G. Harwell (a cura di), Venti galassie, Mondadori, Milano, 2007.
  • Nancy Kress, Contagio, Fanucci, Roma, 2001.
  • Nancy Kress, Inerzia, in Gardner Dozois (a cura di), Supernovae. II parte, Mondadori, Milano, 1996.
  • Nancy Kress, Miracoli e giuramenti, Fanucci, Roma, 2000.
  • Jack London, La peste scarlatta, Adelphi, Milano, 2009.
  • Charles Eric Maine, Il grande contagio, Mondadori, Milano, 2009.
  • Richard Matheson, Io sono leggenda, Mondadori, Milano, 2020.
  • Cormac McCarthy, La strada, Einaudi, Milano, 2014.
  • China Miéville, Embassytown, Fanucci, Roma, 2016.
  • David Moody, Il virus dell’odio, Mondadori, Milano, 2011.
  • Edgar Allan Poe, I racconti del mistero, RCS Libri, Milano, 2014.
  • Alastair Reynolds, Absolution Gap, Mondadori, Milano, 2015.
  • Alastair Reynolds, La città del cratere, Mondadori, Milano, 2017.
  • Alastair Reynolds, Redemption Ark, Mondadori, Milano, 2014.
  • Alastair Reynolds, Rivelazione /1, Mondadori, Milano, 2009.
  • Alastair Reynolds, Rivelazione /2, Mondadori, Milano, 2009.
  • Kim Stanley Robinson, Gli anni del riso e del sale, Newton Compton, Roma, 2007.
  • Matt Ruff, Acqua, luce e gas, Fanucci, Roma, 2004.
  • José Saramago, Cecità, Feltrinelli, Milano, 2013.
  • Robert Sheckley, Una chiacchierata con il virus del Nilo Occidentale, in Robot n. 45, Delos Books, Milano, 2004.
  • Mary Shelley, L’ultimo uomo, Mondadori, Milano, 1997.
  • Matthew Phipps Shiel, La nuvola purpurea, D Editore, Roma, 1918.
  • Emily St. John Mandel, Stazione undici, Bompiani, Milano, 2015.
  • Neal Stephenson, Snow Crash, BUR, Milano, 2007.
  • James Tiptree Jr., La soluzione della mosca, in Ann & Jeff VanderMeer (a cura di), Le visionarie. Fantascienza, fantasy e femminismo: un’antologia, Nero Editions, Roma, 2018.
  • Dario Tonani, L’algoritmo bianco, Mondadori, Milano, 2009.
  • Brian Vaughan, Pia Guerra, Y. L’ultimo uomo (Volumi 1-7), RW Lion, Novara, 2016-2020.
  • David Wellington, Monster Island, Mondadori, Milano, 2008.
  • David Wellington, Monster Nation, Mondadori, Milano, 2009.
  • David Wellington, Monster Planet, Mondadori, Milano, 2009.
  • Herbert G. Wells, La guerra dei mondi, Fanucci, Roma, 2017.
  • Walter Jon Williams, L’era del flagello, Delos Books, Milano, 2005.
  • Connie Willis, L’anno del contagio, Editrice Nord, Milano, 1994.
  • Connie Willis, L’ultimo dei Winnebago, Delos Books, Milano, 2008.
  • Robert Charles Wilson, Bios, Fanucci, Roma, 2001.
Visioni
  • Danny Boyle, 28 giorni dopo, Fox, 2004 (home video).
  • John Cabrera, Cosimo De Tommaso, H+: The Digital Series, YouTube, 2012-2013.
  • Claire Carré, Embers, Papaya, Chaotic Good, Bunker Features, Usa, 2015.
  • Kevin Costner, L’uomo del giorno dopo, Warner Bros Entertainment Italia, 1999 (home video).
  • Michael Crichton, Il mondo dei robot, Warner Bros., 2013 (home video).
  • David Cronenberg, Videodrome, Universal Pictures Italia, 2008 (home video).
  • Alfonso Cuarón, I figli degli uomini, Universal Pictures Italia, 2018 (home video).
  • Guillermo Del Toro, Chuck Hogan, The Strain (Stagioni 1-3), Fox, 2018 (home video).
  • Marc Fergus, Hawk Ostby, The Expanse, Amazon Prime, 2015-in corso.
  • Marc Forster, World War Z, Universal Pictures Italia, 2013 (home video).
  • Juan Carlos Fresnadillo, 28 settimane dopo, Fox, 2008 (home video).
  • Mick Garris, L’ombra dello scorpione, Universal Pictures Italia, 2007 (home video).
  • Terry Gilliam, L’esercito delle 12 scimmie, Universal Pictures Italia, 2010 (home video).
  • Robert Kirkman, Frank Darabont, The Walking Dead – Stagioni 1-9, Warner Bros, 2019 (home video).
  • Francis Lawrence, Io sono leggenda, Warner Bros. Entertainment Italia, 2008(home video).
  • Chris Marker, La Jetée/Sans Soleil, Sony Pictures, 2019 (home video).
  • Terry Matalas, Travis Fickett, L’esercito delle 12 scimmie, Netflix, 2015-2018 (home video).
  • Fernando Meirelles, Blindness, Cg, 2011 (home video).
  • Terry Nation, Survivors – I sopravvissuti, Yamato Video / Dolmen Home Video, 2009 (home video).
  • Jonathan Nolan, Lisa Joy, Westworld – Stagione 1, Warner Bros, 2017 (home video).
  • Jonathan Nolan, Lisa Joy, Westworld – Stagione 2, Warner Bros, 2018 (home video).
  • Jonathan Nolan, Lisa Joy, Westworld – Stagione 3, Sky, 2020.
  • Ubaldo Ragona, L’ultimo uomo della Terra, Ripley’s Home Video, 2017 (home video).
  • George Romero, La notte dei morti viventi, DNA, 2012 (home video).
  • Boris Sagal, 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra, Warner Bros. Entertainment Italia, 2008 (home video).
  • Steven Soderbergh, Contagion, Warner Home Video, 2012 (home video).
  • Shinya Tsukamoto, La mutazione infinita di Tetsuo il fantasma di ferro, Minerva Pictures Group, 2013(home video).
  • Robert Wise, Andromeda, Universal, 2015 (home video).

Gli altri articoli che completano lo speciale sono una riflessione di Roberto Paura sulle figure dei virologi, infettivologi ed epidemiologi nella comunicazione della crisi e un’analisi di Valerio Pellegrini di Plague Inc., un gioco per smartphone che simula proprio l’evoluzione di una crisi da un focolaio virale. Il quarto pezzo, a firma di Gennaro Fucile, uscirà questa settimana e sarà incentrato sullo scollamento tra cronaca e fiction, con una riflessione sul gioco di specchi tra la realtà e l’immaginario mandato in pezzi dall’emergenza.

Buona lettura!

Giorno 54 della pandemia e ultimo dello stato di quarantena decretato ormai quasi due mesi fa. Domani inizierà la Fase 2, da tutti tanto attesa da aver lasciato molti delusi nell’annuncio fatto dal governo, che in effetti sembra ancora alquanto lontano dal riuscire a definire un qualcosa che somigli vagamente a una road map o a una strategia per traghettare con sicurezza il paese fuori dall’emergenza (delusione ben sintetizzata da questo editoriale di Luca Sofri).

Guardandoci indietro, ma senza andare a ritroso più di tanto, fermandoci appena a ieri, la fotografia dell’Italia è quella di un paese che ha registrato finora 209.328 casi di contagio e 28.710 decessi, che ne fanno il terzo (dietro USA e Spagna) e secondo (dietro ai soli USA, ma prossimi a essere sopravanzati dalla conta delle vittime in UK) paese più colpito al mondo. Anche se la curva dei nuovi contagi è in evoluzione calante, abbiamo comunque ancora poco meno di duemila nuovi casi registrati al giorno. La curva dei casi attivi, anch’essa in calo, faceva registrare ieri 100.704 casi ancora positivi, ma dobbiamo ancora una volta sottolineare due aspetti di queste statistiche: sono i dati ufficiali raccolti dalle regioni per la Protezione Civile, e scontano sia la strategia dei test (non tutti i sospetti sono testati) sia la definizione di guariti (che comprende anche i dimessi non ancora risultati negativi al test).

Quindi, anche nell’evidente sottostima dei dati ufficiali, continuiamo ad avere almeno centomila casi attivi, prevalentemente concentrati nelle regioni del nord (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto concentrano circa il 75% dei casi fatti registrare in Italia dall’inizio dell’emergenza). Per intenderci, l’8 marzo i casi positivi erano poco più di 6mila. Inoltre, ieri solo 26 province non facevano registrare nuovi casi (in maggior parte, e per fortuna, al Centro-Sud e nelle isole), ma è bene comunque ricordare che per dichiarare superato lo stato emergenziale dell’epidemia occorre che trascorrano due periodi pieni di incubazione del virus (che nel caso del SARS-CoV-2 corrisponderebbe a un tempo di 30-40 giorni).

Guardandoci attorno, possiamo vedere come i paesi più lenti a reagire siano quelli che stanno pagando lo scotto maggiore: negli USA si registra da più di un mese una media di circa 30mila nuovi casi al giorno, nel Regno Unito un trend analogo assestato poco al di sotto dei 5mila nuovi casi giornalieri. I casi nel mondo hanno superato i tre milioni e mezzo di contagi, le vittime sono state finora 245.243.

E provando a guardare avanti? Siamo in molti a chiederci se siamo davvero pronti per la Fase 2.

L’ipotesi di una riapertura scaglionata e graduale su base regionale, su cui pure si era congetturato (e che in molti ritenevamo oltre che plausibile, anche inevitabile), è stata smentita dall’annuncio del Presidente del Consiglio del 26 aprile scorso e dalla pubblicazione dell’ultimo DPCM. In altre parole, l’Italia che stasera va a dormire come Zona Rossa, domani si risveglia tutta intera, se non Zona Verde, almeno Zona Gialla. Continueranno a valere diverse delle restrizioni fin qui messe in atto, ma le misure che verranno allentate verranno allentate senza distinzioni su tutto il territorio nazionale. E questo malgrado ci siano delle province in evidente peggioramento rispetto ad altre. Secondo il modello elaborato dalla Fondazione Gimbe, basato sulla prevalenza (ovvero la densità stimata sul numero di casi totali ogni 100.000 abitanti) e sulla velocità del contagio (misurata sulla base della variazione percentuale dei casi), è evidentemente ingiustificato trattare il Piemonte come l’Umbria.

Ma la cosa che induce qualche preoccupazione in più, è che domani si entrerà nella Fase 2 senza che nemmeno una delle raccomandazioni degli epidemiologi circolate nelle ultime settimane sia stata presa in considerazione.

Per l’ex presidente della International Epidemiological Association Rodolfo Saracci, prima di partire con la Fase 2 il governo avrebbe dovuto innanzitutto domandarsi “se la fase 1 abbia raggiunto l’obbiettivo di ridurre a zero, o quasi, i nuovi casi”, prefissandosi degli obiettivi (nazionali o regionali) per conciliare le riaperture con la propria capacità di gestire l’emergenza (da Scienza in rete). Evidentemente, per quanto scrivevamo sopra, non è stato così.

Per Pierluigi Lopalco, docente di igiene all’università di Pisa e coordinatore della task force per l’emergenza epidemiologica della Regione Puglia, prima di allentare le misure sarebbe stato necessario fissare alcuni standard:

“Quanti tamponi per mille abitanti si riescono a fare in una settimana? Quanti tamponi sul totale risultano positivi? Qual è la quota di casi di covid-19 registrati dal sistema di sorveglianza di cui non si conosce l’origine? Quanti focolai di trasmissione sono ancora aperti? Qual è la quota di casi covid-19 che vengono segnalati per la prima volta quando sono già gravi? Esiste un sistema di sorveglianza di ‘tosse e febbre’ diffuso sul territorio attraverso pediatri di famiglia e medici di medicina generale che segnali precocemente eventuali focolai epidemici? Esiste un sistema di allerta che in tutti gli ospedali del territorio sia in grado si segnalare un eccesso di ricoveri di malattia respiratoria acuta grave?”

Evidentemente, non è stato così, e in seguito all’allentamento delle misure sono già due gli effetti che possiamo aspettarci. Innanzitutto, una possibile risalita del numero dei nuovi contagi: se non una vera e propria seconda ondata, come quella attesa per l’autunno, almeno un secondo picco in grado di mettere nuovamente sotto pressione il Sistema Sanitario Nazionale.

In questo caso non è da escludere che i governi decidano di adottare una strategia che era già stata delineata a metà marzo dai ricercatori dell’Imperial College di Londra: il metodo, denominato colloquialmente stop and go o quarantena di massa yo-yo o anche la danza, consiste nel possibile inasprimento delle misure di distanziamento sociale ogni volta che una certa soglia prefissata di posti occupati in terapia intensiva (stabilita per esempio come percentuale di posti totali o come numero medio di ricoveri settimanali) viene superata, e sta conoscendo una crescente popolarità nelle ultime settimane. Non sarebbe come tornare alla Fase 1, ma piuttosto per diversi mesi potremmo avere un’alternanza di periodi più o meno lunghi di Fase 1 intervallati da parentesi di misure più blande.

Isolamento localizzato, misure di contenimento mirate (per tutelare le fasce più a rischio della popolazione), screening su vasta scala e tracciamento dei contatti sarebbero le altre misure da mettere in campo, anche se per il momento dal governo abbiamo sentito parlare solo dell’app Immuni, annunciandola prima come pilastro portante della ripresa, per poi avviare la Fase 2 senza nemmeno averla ancora licenziata per l’uso.

L’altro effetto sarà il prolungamento dell’emergenza. Considerando la curva dei contagi attivi riportata nel primo grafico di questo articolo, vediamo che ci sono voluti 60 giorni per raggiungere il picco (fatto registrare il 19 aprile con 108.257 casi positivi). Possiamo pronosticare tranquillamente che ce ne vorranno di più per azzerarla: se questo era vero già con l’applicazione delle misure restrittive della Fase 1, lo diventerà ancora di più nella Fase 2, da cui è lecito aspettarsi come minimo una frenata nel calo dei nuovi casi, se non proprio (come dicevamo sopra) una risalita.

Questo è ciò che ci aspetta.

Ma stando così le cose, sconcerta ancora di più non vedere uno sforzo a più lungo termine che si sforzi di guardare al di là dell’orizzonte delle prossime settimane. Qualcosa che non riprenda necessariamente i punti programmatici che, con un minimo sforzo di ascolto e compilazione, elencavamo nel precedente post di questo diario della pandemia, ma che mostri una visione. Di qualche tipo.

E invece che tutto ciò che ci viene proposto dalla nostra classe dirigente è banalmente navigare a vista. Aspettiamo quindi il prossimo scoglio e restiamo pronti a virare, pregando di riuscirci per tempo.

Con il consueto tempismo (ahem…), eccomi a ribloggare una notizia vecchia di quasi una settimana. Lunedì sono stati resi noti i finalisti all’ultima edizione del premio Italia. Se non si sa ancora quando verranno resi noti i vincitori (la premiazione è prevista nell’ambito di Fantàsia 2020, a San Marino, ma appare quanto meno improbabile che la manifestazione si svolgerà come programmato a metà giugno), le date certe riguardano la finestra per esprimere le proprie preferenze, che rimarrà aperta fino al 15 maggio. Nel momento in cui scrivo sono già più di 230 le schede di voto inviate, quindi questo post non ha alcuna valenza «promozionale», ma si limita a voler ringraziare tutti quelli che hanno accordato durante la prima fase un voto ai candidati connettivisti, molti dei quali approdati a contendersi l’ambito trofeo direttamente o con i progetti collettivi a cui hanno preso parte:

Illustrazione o copertina

Ksenja Laginja, Cacciatore di Sirene, Kipple Officina Libraria

Curatore

Andrea Vaccaro

Collana

Avatar, Kipple Officina Libraria

Saggio

Giovanni Agnoloni, Tolkien: la Luce e l’Ombra, Kipple Officina Libraria

Antologia

Franco Forte, Strani mondi, Urania Millemondi – Mondadori

Carmine Treanni, Altri futuri, Delos Digital

Racconto di autore italiano su pubblicazione professionale

Lukha B. Kremo, Ipersfera, Strani Mondi, Urania Millemondi – Mondadori

Racconto di autore italiano su pubblicazione amatoriale

Giovanni De Matteo, Red Dust, Club Ghost (ne parlavamo qui)

Articolo su pubblicazione amatoriale

Linda De Santi, Totalitarismi, ruoli di genere e maternità: uno sguardo alla narrativa distopica delle donne, Next Station (ne parlavamo qui)

Giovanni De Matteo, Di cosa parlate quando parlate di fantascienza?, Holonomikon

Numerosi anche i candidati che non sono entrati nella shortlist, in alcuni casi solo per pochi voti (è il caso di questo blog, che ha mancato la finale pur avendo raggranellato la bellezza di 27 segnalazioni… o di Quaderni d’Altri Tempi con 31 segnalazioni… grazie a tutti, uno per uno!).

Complimenti anche a tutti gli altri finalisti, tra cui moltissimi amici: Franco Brambilla, Carmine Treanni, Maico Morellini, Silvio Sosio, Giorgio Raffaelli e Annalisa Antonini, Giulia Abbate e Elena Di Fazio, Luigi Petruzzelli, Silvia Castoldi, Francesco Verso, Davide Del Popolo Riolo, Luca Mazza, Alessandro Vietti, Dario Tonani, Emanuele Manco, Elisa Emiliani, gli amici di Fondazione SF… e sicuramente dimentico qualcuno.

A questo punto in bocca al lupo a tutti e che vinca… uno dei migliori!

Direttive

Vivere anche il quotidiano nei termini più lontani. -- Italo Calvino, 1968

Neppure di fronte all'Apocalisse. Nessun compromesso. -- Rorschach (Alan Moore, Watchmen)

United We Stand. Divided We Fall.

Avviso ai naviganti

Mi chiamo Giovanni De Matteo, per gli amici X. Nel 2004 sono stato tra gli iniziatori del connettivismo. Leggo e guardo quel che posso, e se riesco poi ne scrivo. Mi occupo soprattutto di fantascienza e generi contigui. Mi piace sondare il futuro attraverso le lenti della scienza e della tecnologia.
Il mio ultimo romanzo è Karma City Blues.

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