E quindi: che anno è stato il 2018 che abbiamo salutato poche ore fa?
Per quanto mi riguarda, come lettore e come autore, nonché come membro di una comunità (il fandom degli appassionati di fantascienza e fantastico in generale), è stato un anno abbastanza positivo. Secondo le statistiche di Anobii, dopo un 2017 un po’ appannato (vedremo perché), sono tornato in linea con la mia media: lo scorso anno ho letto 35 volumi (più alcuni altri che finirò nei prossimi giorni), per un totale di 8.566 pagine. Di questi 7 sono fumetti, 7 i saggi o le biografie o i manuali, e i rimanenti 21 sono romanzi, novelle, antologie.
Ho scritto più che negli ultimi anni, soprattutto recensioni. Ecco un elenco, con tutte le indicazioni su dove potete trovarle:
- La vita segreta, Andrew O’Hagan (Adelphi) su Quaderni d’Altri Tempi (Spettri digitali: storie dal lato oscuro del web)
- Entanglement, Vandana Singh (Future Fiction) su Fantascienza.com
- New York 2140, Kim Stanley Robinson (Fanucci) su Quaderni d’Altri Tempi (La vita ai tempi delle grandi inondazioni)
- Il problema dei tre corpi, Liu Cixin (Mondadori) su Fantascienza.com
- Lo spirito della fantascienza, Roberto Bolaño (Adelphi) su Fantascienza.com
- Le visionarie, a cura di Ann & Jeff VanderMeer (Nero) su Fantascienza.com
- Datacrazia, a cura di Daniele Gambetta (D Editore) su Quaderni d’Altri Tempi (Dittatura dei Big Data: come sopravvivere)
- 6|5, Alexandre Laumonier (Nero) su Quaderni d’Altri Tempi (Il futuro in gioco: compendio di metafisica finanziaria)
- Infomocracy, Malka Older (Frassinelli) su Quaderni d’Altri Tempi (Il cyber-miraggio di un sistema perfetto)
- Proletkult, Wu Ming (Einaudi) su Quaderni d’Altri Tempi (Comunismi paralleli e altri viaggi nell’utopia)
- Naila di Mondo9, Dario Tonani (Mondadori) su Fantascienza.com
E altre ne arriveranno. Eviterò di compilare la classica top list da portare nell’anno nuovo, in fondo ho lasciato lo zampino in due liste a firma collettiva della redazione di Quaderni d’Altri Tempi, e se vi interessa le trovate qua: Letture 2018 e Visioni 2018.
Ho inoltre pubblicato on-line questi altri articoli piuttosto impegnativi:
- Il mio ricordo/profilo di un maestro scomparso purtroppo a giugno: Harlan Ellison, o l’immaginazione al potere (su Quaderni d’Altri Tempi)
- Una disamina della seconda stagione di Westworld: Dove la coscienza splende nel buio: Westworld (su Quaderni d’Altri Tempi)
E un terzo è incluso in questo volume a cura di Andrea Tortoreto: Filosofia della fantascienza (Mimesis). S’intitola Macchine come noi: fantascienza, esseri artificiali e nuove forme di cittadinanza, l’ho scritto a quattro mani con Salvatore Proietti ed è una rielaborazione aggiornata di un articolo uscito qualche anno fa su Robot.
Ellison non è stato l’unico a lasciarci. Da questo punto di vista, il saldo del 2018 è stato pesante: a gennaio ci ha lasciati Ursula K. Le Guin, a dicembre Giuseppe Lippi. Tre personalità gigantesche, autentici fari nel cosmo di noi appassionati di fantastico e fantascienza (e non solo…).
Nel nostro piccolo abbiamo fatto ripartire Next Station, con articoli di Roberto Paura e Sandro Battisti e un racconto in esclusiva di Linda De Santi (vincitrice nell’ultimo anno del Premio Urania Short e del Premio Italia). Il proposito per il 2019 è di dare continuità a questo ritorno.
Anche sul fronte della narrativa è stato un anno non privo di soddisfazioni. Quattro i racconti pubblicati (di cui tre inediti):
- Come foglie d’autunno in Iperuranio, antologia di racconti filosofici di fantascienza a cura (ancora una volta) di Andrea Tortoreto (Delos Digital)
- Cryptomnesiac in Next-Stream. Visioni di realtà contigue, a cura di Giulia Abbate e Lukha B. Kremo (Kipple)
- La cronaca del tifoso extraterrestre su Il Napolista
- Civiltà di prova su questo blog
E devo dire, anche se non ne ho colpevolmente ancora parlato sul blog (per la serie “personal branding portami via”), che anche sul fronte dei romanzi è stato un anno da portare sugli scudi. Innanzitutto grazie alla ristampa di YouWorld, scritto a quattro mani con Lanfranco Fabriani, per i tipi di Delos Digital, che più che una ristampa è in effetti una riedizione ampliata.
Se l’apertura di una casa di tolleranza con donne di plastica vi ha sconcertato, aspettate di vedere cosa accadrà in futuro, quando pagando bene potrete avere le grandi dive del cinema, da Marilyn Monroe a Gwineth Paltrow, in versione artificiale ovviamente. Senza più freni, senza più limiti, come cambierà la società il mercato del sesso sintetico? Due grandi autori italiani, entrambi vincitori del Premio Urania, vi raccontano uno scenario tanto allucinante quanto plausibile.
E poi per un nuovo inedito: Karma City Blues, già finalista al Premio Odissea e uscito a novembre anch’esso per Delos Digital. Ne riparleremo nei prossimi giorni, perché va bene l’understatement, però qualcosa su questo libro mi piacerebbe raccontarvela.
Napoli, 2069. Il criminale informatico Rico viene risvegliato dal criosonno penitenziario per indebolire l’egemonia delle compagnie indiane. Ma Rico ha le sue ossessioni: indagare sul tradimento che lo ha condotto in prigione e ritrovare la sua amata Rulah. Su uno sfondo napoletano del terzo millennio, generato da commistioni etniche, contorsioni criminali e quotidianità tecnologiche, dove su tutto incombe la Barriera che tiene lontano il kipple e abitata dal Popolo alato dei nibbi, Rico dovrà venire a capo della sua ricerca, ma scoprirà l’esistenza di qualcosa molto più grande di lui. Un nuovo grande romanzo dal vincitore del Premio Urania Giovanni De Matteo, finalista al Premio Odissea 2018.
Pagine che in alcuni casi risalgono al 2017, in molti addirittura a prima, e che solo nel 2018 si sono palesate: la scrittura ha i suoi tempi. Ecco perché ognuna di queste pagine viene con me nel 2019, insieme alle altre di cui non avete ancora sentito parlare ma che ci sono già, e cominciano a fare massa critica. Ricominciamo da qui per affrontare l’anno più fantascientifico dal… 2001!
6 commenti
Comments feed for this article
1 gennaio 2019 a 15:21
zoon
È stato un buon anno, indubbiamente. Felice di questo tuo computo.
1 gennaio 2019 a 15:48
X
E nel 2019 saranno 15 anni di connettivismo…
1 gennaio 2019 a 15:49
zoon
Abbiamo un anno per prepararci
2 gennaio 2019 a 15:51
emmanuelepilia
Oh, onorati di essere nella tua classifica con Datacrazia <3
3 aprile 2019 a 23:54
Filosofia & Fantascienza | Holonomikon
[…] che ci stiamo prendendo gusto. Dopo aver rielaborato un pezzo già uscito su Robot per il volume Filosofia della fantascienza (a cura di Andrea Tortoreto, Mimesis Edizioni), con Salvatore Proietti ci siamo candidati lo scorso […]
31 dicembre 2019 a 00:02
Il mio 2019 | Holonomikon
[…] sui rapporti tra fantascienza e filosofia, che porta in qualche modo avanti il discorso avviato lo scorso anno nel volume Mimesis curato da Andrea Tortoreto e una riflessione più ampia sulle eterotopie che mi sta tenendo […]